Croazia: Istria e Fiume - Confluenze

Croazia: Istria e Fiume

La penisola istriana è stata nel corso della sua lunga storia illirica, romana, slava, veneziana, austriaca, italiana, jugoslava, oggi infine divisa tra le repubbliche di Slovenia e Croazia.

 

Il nostro viaggio si concentra sull’Istria croata: partiremo dai dintorni di Umago per una camminata letteraria sui luoghi di Fulvio Tomizza, cantore dell’Istria rurale di inizio Novecento (“La miglior vita”, Premio Strega 1977) nonché testimone diretto dell’esodo istriano a seguito della Seconda guerra mondiale cui dedicò diversi romanzi come “Materada” o “La ragazza di Petrovia”. A Rovigno scopriremo il glorioso passato veneziano della costa istriana grazie all’incontro con Giovanni Vale, giornalista friulano e autore di “Extinguished countries”, una collana di guide di viaggio su paesi e imperi che non esistono più, il cui primo volume è dedicato alla Repubblica di Venezia.

 

Le due notti seguenti saremo in albergo diffuso a Dignano (Vodnjan) ospiti di un’associazione che gestisce l’ecomuseo locale ed è fiduciaria del “Convivium Slow Food Istria”. Da qui visiteremo Pola dove sarà organizzato un incontro con una ricercatrice del “Centre for Cultural and Historical Research of Socialism” che ci introdurrà alla storia sociale e culturale istriana durante la Jugoslavia socialista. Nei dintorni di Dignano ci immergeremo anche nel passato minerario dell’Istria legato strettamente alla comunità italiana: Arsia, città di fondazione del periodo fascista e la vicina Albona di cui ricorre quest’anno il centenario della “Repubblica di Albona”, ossia l’occupazione e autogestione operaia del bacino carbonifero dell’Arsia da parte di circa 2000 minatori di diverse nazionalità che ebbe luogo tra il marzo e l’aprile del 1921.

 

L’ultima parte del viaggio è dedicata a Fiume, che conosceremo grazie al progetto di ricerca internazionale ““Rijeka in flux: Borders and Urban Change after World War II”; all’Istria orientale tra borghi fortificati, tartufi e foreste nonché tradizioni folcloristiche in parte sopravvissute sino ai nostri giorni.

 

Il viaggio sarà anticipato da un incontro a Milano (anche in diretta streaming) con la storica Francesca Rolandi, attualmente ricercatrice presso l’Istituto e Archivio Masaryk dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, esperta delle tematiche storiche e sociali legate all’Alto Adriatico.

Prossime partenze

dal 16/09/
al 21/09
Le partenze saranno confermate solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti

Programma di viaggio

Giorno 1 - giovedì 16 settembre

Partenza in prima mattinata con minibus privato da Milano e arrivo a Umago nel primo pomeriggio. Pranzo libero lungo il percorso. Nel pomeriggio, guidati da un membro del “Forum Tomizza”, ripercorreremo attraverso una leggera camminata alcuni dei luoghi più significativi della vita e dell’opera letteraria di Fulvio Tomizza (1935-1999), da Giurizzani sino a Matterada. La camminata letteraria sarà anche un primo incontro con il novecento istriano, la sua dura vita contadina e le relazioni tra comunità italiana e slava.

 

«Percorse un chilometro della strada-rea verso Umago e piegò nello stradone rosso-polveroso tra le acacie, in direzione del torrente Patoc, asciutto molte volte anche d’inverno. Il viottolo ombroso per gli alti graioni, dal quale non sporgeva una pietra, veniva molte volte attraversato da faine che gli ricordavano i racconti di quando da Materada fino al mare era tutto bosco di querce e si poteva procedere per i rami senza toccare mai terra…»

(La quinta stagione, 1987)

 

Il percorso terminerà sulla tomba di Tomizza, da qui in minibus ci sposteremo nella vicina Buie per una breve visita del borgo, per la cena e il pernottamento in hotel. Camere doppie con bagno privato

Giorno 2 - venerdì 17 settembre

Colazione in hotel. Partenza per Rovigno (1 ora) e visita guidata del centro storico.

 

Probabilmente la città più bella di tutta l’Istria, Rovigno era fino al 1763 un’isola. Proveremo ad immaginare quel periodo salendo sul campanile della chiesa di Sant’Eufemia, costruito su modello di quello di San Marco e, scendendo in città, presso Trg na mostu, la piazza al ponte: proprio qui passava il canale che separava Rovigno dalla terraferma. Visiteremo poi il palazzo comunale (XVI secolo), tuttora sede del comune. Andremo infine alla ricerca dell’arco dei Balbi, un tempo principale porta di accesso alla città, con di fronte l’ottocentesca torre dell’orologio: su entrambi campeggia un leone alato.

 

Prima di pranzo verrà organizzato un incontro con Giovanni Vale, giornalista corrispondente da Zagabria per diverse testate europee e autore di diverse guide turistiche, che ci presenterà il primo volume del suo progetto “Extinguished countries” dedicato alla Repubblica di Venezia. Il pranzo verrà organizzato presso lo “spaccio” (osteria) della “Casa della Batana”, un ecomuseo nato nel 2004 per valorizzare la batana, la piccola imbarcazione a fondo piatto rovignese.

 

Nel primo pomeriggio partenza per Dignano (Vodnjan), dove saremo ospiti di un’associazione che gestisce l’ecomuseo locale (composto dalla “Casa delle tradizioni”; il “Museo dei prodotti locali”; la fattoria didattica) ed è fiduciaria del “Convivium Slow Food Istria”. Assieme ai membri dell’associazione visiteremo questo paese di impronta veneziana, al cui centro si erge il campanile più alto di tutta l’Istria, per poi fermarci alla “Casa delle tradizioni”: il patrimonio culturale ed etnografico conservato ci introdurrà allo stile di vita tradizionale in Istria con particolare riferimento alla storia di Dignano, ai suoi abitanti e alle loro usanze.
Sistemazione in B&B nel centro del paese. La cena, a cura del “Convivium Slow Food Istria”, verrà organizzata all’interno del “Museo dei prodotti locali”. Durante la cena gusteremo i prodotti locali (olio, formaggi, insaccati, vino e acquavite) e alcuni piatti tipici. La serata sarà accompagnata da un gruppo di musica e canti della tradizione istriana.

 

Pernottamento in accoglienza diffusa presso B&B a gestione familiare nel centro del paese. Camere doppie con bagno privato

Giorno 3 - sabato 18 settembre

Colazione presso la fattoria didattica. Questa giornata sarà interamente dedicata a Pola (Pula).

 

Pola, oggi la città più grande dell’Istria, è famosa per le sue vestigia romane. Al tempo della Serenissima rimane un porto secondario, martoriato dalle epidemie (se ne contano ben 41 tra il 1347 e il 1650). Cresce sotto l’Impero austro-ungarico – diventando il porto di riferimento della marina da guerra imperiale – e poi soprattutto durante la Jugoslavia socialista, con la cantieristica navale e l’industria di trasformazione.

 

In mattinata visita guidata del cuore storico: l’anfiteatro romano, meglio conosciuto come arena, è il simbolo cittadino e tra gli anfiteatri meglio conservati di tutta l’antica Roma imperiale. Accanto all’arena, tra i lasciti romani visiteremo anche il tempio di Augusto (costruito tra il 2 a.C. e il 14 d.C.) e ciò che resta dell’antico foro. Da qui ci sposteremo al palazzo comunale, alla cattedrale e la chiesa ortodossa di San Nicola, eretta originariamente come chiesa cattolica ma passata per decreto veneziano al culto greco-ortodosso nel 1583 a seguito della sempre più massiccia presenza della comunità greca. Pranzo libero e tempo per visite a musei o camminate in libertà. A metà pomeriggio visiteremo il centro sociale e culturale “Karlo Rojc”, sorto all’interno della vecchia caserma austro-ungarica, dove incontreremo alcuni suoi membri. A seguire ci sposteremo in un vicino locale dove verrà organizzato un incontro con una ricercatrice del “Centre for Cultural and Historical Research of Socialism” che ci introdurrà alla storia sociale e culturale istriana e di Pola in particolare durante la Jugoslavia socialista.

 

Nel tardo pomeriggio ritorno a Dignano, cena organizzata dal “Convivium Slow Food Istria” e pernottamento. Camere doppie con bagno privato

Giorno 4 - domenica 19 settembre

Colazione presso la fattoria didattica. Partenza per Arsia (Raša), dove in compagnia di uno storico locale membro della comunità degli italiani di Albona (Labin) ci inoltreremo lungo la storia della miniera locale di carbon fossile e della città di fondazione del periodo fascista di Arsia, destinata a ospitare le famiglie di operai, impiegati e dirigenti dell’Arsa Società Anonima Carbonifera. Eretta alla fine degli anni trenta su progetto del visionario architetto triestino Gustavo Pulitzer Finali, è giunta immutata sino ai nostri giorni sia nell’impianto che nell’edilizia:

 

Arsia, l’insediamento industriale modello, prodotto dalla frangia più avanzata della cultura architettonica triestina nel 1935-1937. La forma dell’insediamento a lungo e stretto cuneo è obbligata dall’orografia della vallata del torrente Carpano, al suo alveo regolato e adattato il tracciato delle vie della città, sita a valle di pochi e vecchi edifici della miniera. La sua architettura denota il consueto equilibrio tra il futuribile e il recupero della tradizione.

Marco Pozzetto

 

Dopo aver visitato il sito – dalle abitazioni operaie alle ville dirigenziali, la zona centrale con il foro littorio dominato dalla chiesa, la statua del minatore-soldato e l’asilo per la cui costruzione Pulitzer applicò in pieno la teoria montessoriana sull’educazione infantile – ci soffermeremo sulla tragedia mineraria ancora troppo poco conosciuta del 28 febbraio 1940 che vide la morte di 185 minatori italiani, sloveni e croati; da Arsia ci sposteremo nella vicina Albona (Labin) per indagare un altro evento storico legato alla miniera di cui nel 2021 ricorrono i cento anni: la “Repubblica di Albona”, ossia l’occupazione e autogestione operaia del bacino carbonifero dell’Arsia da parte di circa 2000 minatori di diverse nazionalità al grido di “Kova je naša!” (La miniera è nostra!), iniziata il 4 marzo 1921 e soffocata con le armi dopo poco più di un mese, l’8 aprile.

 

Pranzo libero ad Albona. Nel pomeriggio spostamento a Pisino (Pazin) per una visita al Museo Etnografico dell’Istria, quindi ci recheremo presso un agriturismo nei dintorni di Pisino per la cena e il pernottamento. Lungo la strada ci fermeremo a Vermo (Beram) per ammirare una delle due rappresentazioni della “Danza macabra” presenti in Istria, posta all’interno della chiesa della Madonna delle lastre. Camere doppie con bagno in comune

Giorno 5 - lunedì 20 settembre

Colazione in agriturismo. Partenza per Fiume (Rijeka) che raggiungeremo in un’oretta.  In mattinata indagheremo il novecento nell’Alto Adriatico in compagnia dello storico locale Ivan Jeličić:

 

A differenza di gran parte della costa istriana o delle isole del Quarnero, la storia di Rijeka è slegata dalla Serenissima: a partire dal quindicesimo secolo diventa infatti domìnio degli Asburgo (assieme a parte dell’entroterra istriano). Poco più di un borgo sino alla metà del settecento, si trasforma nei decenni successivi in una città moderna e multiculturale, propaggine marittima della mitteleuropa danubiana e porto principale dell’Ungheria. Assieme a Jeličić cammineremo per la città rintracciandone memorie materiali e immateriali, dal periodo austro-ungarico al travagliato ventennio interbellico sino alla Rijeka della Jugoslavia socialista e a quella contemporanea.

 

A guidarci nel percorso ci sarà anche l’app mobile “Rijeka Fiume in flux”, nata all’interno del progetto di ricerca internazionale “Rijeka in flux: Borders and Urban Change after World War II” (di cui fa parte lo stesso Jeličić) teso a indagare gli effetti sulla città di Fiume dello spostamento del confine tra Jugoslavia e Italia dopo la Seconda Guerra mondiale. L’app mobile è frutto del lavoro pluriennale del team di ricerca: itinerari tematici, schede di approfondimento e  materiale d’epoca accompagnano l’utente tra periodi storici, fatti e luoghi più o meno conosciuti del novecento fiumano. Accanto all’app mobile, è stata sviluppata anche una mappa interattiva nata da un percorso di crowdsourcing che ha visto coinvolti, accanto ai ricercatori, alcuni “cittadini scienziati” (in particolare studenti e persone anziane che hanno messo a disposizione le proprie storie personali).

 

Pranzo libero a Fiume.

 

Nel pomeriggio ritorno in Istria presso il nostro agriturismo e tempo libero per una camminata nella natura. Cena presso l’agriturismo e pernottamento. Camere doppie con bagno in comune

Giorno 6 - martedì 21 settembre

Colazione in agriturismo. In mattinata visita dell’Istria orientale tra borghi fortificati e antiche foreste: dai pittoreschi villaggi di Hum e di Kotli col suo mulino ad acqua e le sue case in pietra di fine ottocento sino alle due città del tartufo di Pinguente (Buzet) e Montona (Motovun) percorrendo anche i sette chilometri del “Viale dei glagoliti”, creato negli anni settanta e dedicato alla storia dell’alfabeto glagolitico in Croazia. Pranzo libero a Montona. Nel pomeriggio ripartenza per l’Italia, arrivo previsto in serata.

 

Note di viaggio

Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori.
Nessuna vaccinazione o visto di ingresso obbligatori.
Passaporto/ Carta di identità: Per poter entrare in Croazia è necessario possedere la carta d’identità in corso di validità.

Referente locale

Il viaggio è completamente accompagnato da un membro di “Confluenze”.

Livello di difficoltà

In questo viaggio saranno utilizzati mezzi pubblici e privati. La presenza di barriere architettoniche ostacola la partecipazione di persone con difficoltà motorie.

Prezzi

7
n. partecipanti
€880
Quota individuale

Il costo totale espresso comprende:

  • assicurazione medico-bagaglio Ami Tour
  • materiale informativo, incontro pre viaggio e verifica post – viaggio
  • compensi di intermediazione
  • tutti i pernottamenti in camera doppia con bagno privato e in camera doppia con bagno in comune (quarta e quinta notte)
  • trasporto con minivan 9 posti / pulmino 16 posti
  • spese vive e compenso delle guide locali
  • compenso per i relatori degli incontri a Milano, Rovigno, Pola, Fiume
  • serata musicale a Dignano
  • spese vive accompagnatore dall’italia
  • 1 pranzi e 5 cene (acqua e 1 alcolico/analcolico incluso per pasto)
  • contributo realtà associative locali

Il costo totale espresso non comprende:

  • supplemento singola (50 euro a persona)
  • assicurazione annullamento Ami Assistance acquistabile tramite l’agenzia entro 32 giorni prima della partenza o al momento della conferma del viaggio
  • eventuali supplementi per fluttuazioni del cambio lei kuna/euro
  • 5 pranzi non inclusi nel programma (costi indicativi di 15 euro a pasto a persona)
  • spese personali, extra in genere e quanto non espresso nelle voci sopra indicate.

Condizioni di realizzazione

Il numero minimo di partecipanti richiesto per la realizzazione del viaggio è di 7 persone.

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